La Formula

valorizzare l'impegno

La Formula Gaming

Dovevo trovare una formula vincente per ottenere l’attenzione dei miei studenti, portare avanti il programma e valutare la classe in poco tempo.
Mi sono posta la domanda:
Cosa piace fare ai ragazzi? Giocare. E…. gioco sia!

Un gioco che si rispetti deve essere però duro, serio, finalizzato, sfidante e coinvolgente, e deve avere regole precise.

Nasce così il Metodo PUBH.

PUBH - nuova metodologia didattica

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La metodologia PUBH consente di portare avanti il programma coinvolgendo attivamente nella lezione gli alunni, che vengono motivati da una costante verifica di apprendimento, utilizzando molto spesso QUIZ. La didattica è infatti svolta contemporaneamente a momenti di valutazione degli alunni.  

La strategia, che si basa sulla gamificazione della lezione, porta a valutare l’alunno principalmente nell’impegno a casa e a scuola.

La modalità PUBH si basa su una struttura di gioco che assegna punteggi agli studenti durante l’intera lezione.

I punteggi possono essere acquisiti in 4 Aree di Valore PUBH:

  1. – Participation (partecipazione in classe)
  2. – Understanding (comprensione degli  argomenti appena spiegati)
  3. – Behavior (comportamento, rispetto delle regole in classe)
  4. – Homework (impegno costante a casa svolgendo i compiti assegnati)
 
LA MATRICE DEI VALORI PUBH

Le regole di un gioco devono essere chiare e non copiose per consentire a chiunque di giocarvi con seraficità e serenità, avendo la certezza che l’obiettivo è sempre raggiungibile.

Il metodo è una matrice di valori che richiama una formula Gaming per coinvolgere attivamente gli studenti durante tutta la lezione; l’acquisizione di punteggi ha come obiettivo quello di valorizzare l’impegno dello studente in classe e a casa ottenendo un voto come se fosse una vera e propria interrogazione orale.

Molto spesso gli insegnanti inseriscono dei + o – sul RE la cui valutazione è discrezionale e non sempre quantificabile in termini di valore percepito. Il metodo PUBH vuole invece valorizzare e condividere con gli studenti tali annotazioni come segnali chiari, stimolanti e costruttivi per gratificare o incentivare un recupero.

La conversione dei punteggi in voto avviene al raggiungimento di un obiettivo ben definito, positivo o negativo che sia.

3 Punti Positivi si traducono in un 8 sul RE (Registro Elettronico), 3 Punti Negativi in un 4.

Le competenze acquisite sui contenuti vengono invece controllate con verifiche scritte e orali, a cui il metodo PUBH si aggiunge definendo aspetti diversi dell’apprendimento basato principalmente sull’impegno di ogni singolo ragazzo. I Task assegnati aiutano, inoltre, lo studente a rielaborare argomenti da solo o in gruppo dando spazio e libertà nel presentarli, raggiungendo così maggiore sicurezza nell’esposizione.
Il giudizio PUBH deve essere contrassegnato con colore o carattere diverso per avere un’immediata informazione sulla sua natura, pur facendo comunque media con gli altri voti.

Il voto deve essere il frutto di un percorso ove è possibile recuperare in caso di errore.
I punti positivi rincorrono quelli negativi. Una caduta è sempre un’occasione di crescita; poter recuperare vuol dire incoraggiare e non mortificare, evitando che lo studente cada nella rassegnazione o incapacità di reagire per mancanza di fiducia in sè stesso.

Il Punto Negativo può essere, infatti,  cancellato da un Punto Positivo, ma ne rimane comunque traccia e verrà usato in fase di colloquio con i genitori per rendicontare l’impegno dello studente (History dello studente).
La regola PUBH impone all’insegnante di cancellare in primis i punti positivi con quelli negativi della stessa area di valore.
Tre punti positivi nella stessa area di valore non danno diritto ad un 8, devono essere distribuiti su almento due differenti aree di valore. Per converso, tre punti negativi nella stessa area di valore consente all’insegnate di attribuire un 4.
Non è possibile prendere più di due punti in un’unica lezione e non è possibile dare due punti nella stessa area di valore (es: un punto in Compiti, un punto in Comprensione, ma non due punti in Partecipazione).

Al termine della lezione, capita spesso che gli studenti vogliano conoscere il punteggio a saldo (balance) per modificare la loro strategia futura, questo è un segno positivo perchè percepiscono la sfida del gioco e il desiderio di fare risultato. Solitamente l’insegnante avvisa solo quando si è vicini alla soglia del voto finale, altrimenti è compito dello studente tenere il proprio punteggio. Il punto viene sempre chiamato chiaramente dall’insegnante nella fase di gioco affinchè sia esplicitato.

La matrice dei punti può essere scritta su un foglio di carta o di calcolo su pc, ma in futuro si potrebbe prevedere un’applicazione (plug-in) sul RE elettronico per consentirne l’uso in visualizzazione in real time alle famiglie e studenti.

La matrice PUBH diventa così una e vera e propria scheda sull’andamento dello studente in diversi ambiti.

I Bonus, vengono assegnati allo studente meritevole e sono un ulteriore stimolo per giocare con l’insegnate. Lo studente li ottiene per essersi distinto in una delle 4 Aree di Valore, e non possono essere dati più di uno a trimestre/quadrimestre; l’utilizzo del Bonus rende trasparente lo studente e quindi cancellare un Bonus equivale a non conoscerne la motivazione dell’utilizzo. 

Come si consuma il Bonus?

  • – aumenta di mezzo punto una votazione orale
  • – cancella un punto negativo senza che ne rimanga traccia
  • – come giustificazione per mancaza di compiti svolti senza che rimanga traccia sulla matrice di valori
  • – come giustificazione per essere impreparato ad un’interrogazione programmata o no
  • – per richiedere una domanda a piacere in caso di interrogazione andata male
  • – per rifiutare il voto ed essere rinterrogato sugli stessi argomenti la volta successiva
  • – per bloccare eventuali annotazioni comportamentali sul RE

Come in ogni gioco esiste sempre un avversario, in questo caso è rappresentato dal docente.

La strategia dell’insegnante è opposta a quella del discente.

Il docente deve cogliere in fallo lo studente, mentre lo studente non deve farsi trovare impreparato o in errore, deve lottare per raggiungere l’obiettivo del gioco che è quello di totalizzare più voti uguali a 8 sul RE.
Non esiste, infatti, uno restart di punteggio del gioco, continua fino al termine dell’anno scolastico.

Il gioco deve essere challenge (sfidante), conoscere le regole del gioco consente a tutti di giocare con una propria STRATEGIA, deve essere coinvolgente e mai demoralizzante anche se si viene colpiti da punti negativi, perchè viene sempre data la possibilità di recuperare.

La psicologia scelta nel Metodo PUBH è incentrata sull’accoglimento sereno delle regole che porta l’alunno ad una continua sfida con se stesso e l’insegnante. L’insegnante raggiunge così il suo vero e personale obiettivo, quello di coinvolgere ogni singolo studente, rendendo il suo apprendimento un fattore naturale e quasi inconsapevole.

 

Fin da piccola sognavo di crescere in una scuola diversa, nuova, stimolante, divertente, capace di coinvolgere i propri studenti dal primo all’ultimo, che appassionasse bravi e meno bravi, attenti e svogliati, super dotati e chi avesse particolari difficoltà, insomma una scuola innovativa, una scuola per tutti.

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