Questo strumento di lavoro consente di sviluppare importanti abilità e competenze:

• – la socialità, perché i ragazzi hanno un’occasione per condividere momenti anche al di fuori della scuola in ambienti più rilassanti
• – l’attenzione all’altro, perché il tutor viene sensibilizzato e impara ad aiutare chi ha difficoltà
• – lo spirito di squadra/classe, perché può sentirsi parte di un gruppo che cammina insieme
• – la motivazione, perché viene premiato con una maggiorazione di voto (es: da 7 a 8) se il compagno che ha aiutato recupera sufficientemente la verifica; chi sa insegnare ha acquisito molte più competenze ed è meritevole di apprezzamento.
• – la responsabilità di altri, perché si sente partecipe del successo o insuccesso del proprio compagno (in caso di insuccesso non viene penalizzato, ma mantiene il voto iniziale)
• – il metodo di studio, perché impara ad insegnare aumentando la propria conoscenza e capacità di rielaborare coinvolgendo altri con un linguaggio semplice e diretto

Il TUTOR è dunque colui che ha una buona media nei voti (almeno 7), supporta nello studio i COMPAGNI IN DIFFICOLTÀ per recuperare voti insufficienti, diventa così “GOOD TUTOR” ed è a tutti gli effetti un collaboratore dell’insegnante.

La COLLABORAZIONE TRA STUDENTI viene sempre premiata dal metodo PUBH!