La FORMULA GAMING si basa principalmente su un punteggio.
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Si possono acquisire con continuità altri punti e altri voti sul registro, consentendo al docente di avere un quadro più completo dello studente anche sul lungo periodo, mentre per gli studenti diventa sempre più sfidante mantenere un impegno costante.
Il gioco ha solamente due possibili valutazioni (Sì/No), diventa così, stimolante e accattivante per lo studente:
I punti negativi nel comportamento riducono l’incidenza di note comportamentali sul registro. Il ragazzo, prima di avere il terzo punto negativo viene allertato e ha la possibilità di recuperare in modo responsabile.
La valutazioni dei compiti a casa, gratifica chi si impegna e sollecita i pigri ad impegnarsi perché controllati costantemente.
Non è costruttivo e motivante assegnare tanti compiti a casa, devono essere fattibili e di aiuto alla comprensione degli argomenti. Non devono essere assegnati troppo a ridosso della consegna, o addirittura il giorno prima mettendo in agitazione studenti e famiglie, i compiti vanno programmati per dare riscontri positivi.
Il voto PUBH può essere aumentato da gettoni denominati “BONUS” che valgono ½ punto in più all’orale.
I Bonus vengono assegnati agli studenti che:
Questa metodologia tiene conto oltre degli aspetti soggettivi anche di quelli oggettivi per la valutazione del singolo studente.
L’insegnante diventa quindi motivatore, è attento a valorizzare segnali di inclusione sociale, emozionali e comportamentali che possono influenzare il rendimento e la coesione di un’intera classe.
Il “Bonus” può essere speso anche per giustificare un’impreparazione o una mancanza di consegna compiti/attività. In questo modo si forniscono degli strumenti di gioco ai ragazzi che possono gestire in autonomia, responsabilizzandoli nella loro strategia (si evita così l’intervento di un genitore che lo debba giustificare).
Fin da piccola sognavo di crescere in una scuola diversa, nuova, stimolante, divertente, capace di coinvolgere i propri studenti dal primo all’ultimo, che appassionasse bravi e meno bravi, attenti e svogliati, super dotati e chi avesse particolari difficoltà, insomma una scuola innovativa, una scuola per tutti.