Nel Metodo PUBH, la lezione è progettata considerando che la capacità attentiva degli studenti per percepire, analizzare e rispondere agli stimoli è statisticamente limitata a circa 15-20 minuti. Per questo motivo, la struttura della lezione deve tener conto di questo fattore, pianificando momenti di interazione, gioco e coinvolgimento attivo.
I materiali utilizzati durante la lezione – audio, video, testi, documenti, oggetti o strumenti digitali – devono essere preparati con anticipo e progettati per essere stimolanti e attrattivi, catturando l’attenzione degli studenti.
I contenuti devono avere un collegamento con la realtà degli studenti o proiettarsi in scenari futuristici, includere aneddoti interessanti, casi pratici, scoperte scientifiche, video accattivanti o persino canzoni coinvolgenti. Tutto ciò contribuisce a rendere la lezione più efficace e motivante.
Come in uno show, la prima fase della lezione è cruciale: catturare subito l’interesse degli studenti è fondamentale per mantenere alta l’attenzione e favorire un apprendimento attivo e partecipativo.
La mia esperienza di comunicatrice mi ha insegnato quanto sia fondamentale l’effetto sorpresa per catturare l’attenzione degli studenti. Nel Metodo PUBH, ogni lezione è progettata per combinare didattica innovativa, apprendimento attivo e gamification nella scuola, mantenendo alta la motivazione e la partecipazione.
La lezione secondo il Metodo PUBH inizia spesso con elementi apparentemente non direttamente collegati al contenuto della materia, come attività di gruppo, video musicali, filmati di interesse, esperimenti, aneddoti educativi, argomenti di attualità, giochi, esercizi di public speaking, statistiche o elementi artistici, ecc..
Questa fase serve a rilassare gli studenti, catturare la loro attenzione e creare un clima positivo e di fiducia, preparando così i ragazzi a un coinvolgimento maggiore durante la lezione vera e propria. L’obiettivo è rendere l’apprendimento più accessibile, stimolante e partecipativo, favorendo una didattica inclusiva e motivante
Il primo impatto è dunque cruciale: come in uno show, catturare subito l’attenzione degli studenti facilita l’apprendimento.
Collegare i contenuti alla realtà vissuta dagli studenti o a contesti futuristici aumenta l’interesse e la motivazione.
Durante la sperimentazione del Metodo PUBH, ho assegnato a gruppi di studenti la realizzazione di un video amatoriale sul Teorema di Pitagora, cantando in freestyle, con musica e testi creati dai ragazzi ove lo studente doveva spiegare le origini, la formula, gli errori più comuni, le applicazioni nella vita reale.
La valutazione considerava: contenuti originali, creatività artistica e capacità di collaborazione.
Risultato: apprendimento più rapido e duraturo; a distanza di otto mesi, la classe ricordava ancora il teorema e la modalità di apprendimento, alcuni studenti canticchiavano la canzone creata o ascoltata in classe con il docente. La verifica effettuata nelle classi successive a distanza di quattro anni ha dimostrato il ricordo dell’attività e della formula ancora vivo.
Fin dalla progettazione della lezione, il metodo PUBH si avvale dell’approccio UDL (Universal Design for Learning), che favorisce l’inclusione e la partecipazione attiva di tutti gli studenti, grazie alla varietà di strumenti, linguaggi e strategie didattiche.
Il Metodo PUBH prevede:
Molteplici modalità di rappresentazione
E’ necessario fornire i contenuti in diversi modi: testi, video, immagini, schemi, mappe, audio.
(Serve per rispondere ai diversi stili cognitivi e bisogni, ad esempio studenti con DSA o BES.)
Molteplici modalità di espressione e azione
Si deve permettere agli studenti di dimostrare ciò che sanno in forme diverse: scrittura, presentazioni orali, mappe concettuali, prodotti digitali, ecc.
Molteplici modalità di coinvolgimento
Bisogna motivare con strategie varie: lavori di gruppo, gamification, compiti di realtà, scelta autonoma dei temi, obiettivi personalizzati.
– Concentrarsi sui contenuti fondamentali che tutti devono conoscere;
– Rimandare approfondimenti a lavori di gruppo o personali a casa, valutati positivamente;
– Troppe informazioni disperdono l’attenzione e ostacolano la costruzione di nuove conoscenze.
Dopo la spiegazione che solitamente avviene con lezione frontale di max 20 min, si procede al gioco o quiz; ad esempio, usando Kahoot o quiz interattivi in classe;
Gli studenti devono ricordare i concetti chiave e rispondere correttamente per accumulare punti positivi;
La tonalità della voce dell’insegnante cambia per mantenere attenzione e coinvolgimento;
La ripetizione dei concetti in modalità differente rafforza la memoria e facilita lo studio a casa.
Nel Metodo PUBH, lo studente richiama l’attenzione dell’insegnante è lui che nella maggior parte dei casi alza la mano per partecipare al gioco per aggiungere il suo obiettivo; anche il più timido può sentirsi coinvolto grazie alla competizione e al gioco;
Gli studenti con difficoltà di comprensione possono utilizzare maggiormente altre Aree di Valore per aacuisire punteggi: impegno a casa, comportamento sociale, partecipazione e iniziative creative (inclusione trasversale);
L’insegnante garantisce pari opportunità di intervento per acquisire punti positivi.
La verifica in classe attraverso dei quizi è il momento più partecipativo della lezione gamificata;
Le risposte corrette vengono premiate con punti e apprezzamenti verbali (“Bravissimo!”, “Ottimo lavoro!”);
Il feedback positivo aumenta autostima, motivazione e desiderio di apprendere;
Il Metodo PUBH valorizza l’apprendimento inclusivo, la gamification nella didattica e l’impegno responsabile degli studenti.
Giochi a Quiz
Dinamica di gruppo
Public speaking
Video
Musica
Teatro
Task
Flipped classroom
Tutoraggio peer to peer
Fin da piccola sognavo di crescere in una scuola diversa, nuova, stimolante, divertente, capace di coinvolgere i propri studenti dal primo all’ultimo, che appassionasse bravi e meno bravi, attenti e svogliati, super dotati e chi avesse particolari difficoltà, insomma una scuola innovativa, una scuola per tutti.